Con la conversione in legge del decreto milleproroghe, la consegna dei beni 4.0 prenotata nel 2021 con il pagamento di un acconto di almeno il 20% è stata spostata dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022.
La decisione, su pressione delle associazioni, è stata presa anche in funzione dei ritardi nelle consegne dei macchinari dovuti alla scaristà di componenti elettronici. Non è infatti raro ricevere avvisi di ritardata consegna per mancanza, ad esempio, dei PLC.
Si può quindi “tirare” il fiato anche se va ricordato che per sfruttare l’incentivo serve una perizia asseverata (almeno per i beni di valore superiore a 300.000 euro) e che non sarà il caso di aspettare il 15 dicembre per interconnettere e far intervenire il perito.
Va ricordato che se si interconnette in periodi successivi a quelli della consegna del bene, non si perde nessuna quota di incentivo (né quando era l’iperammortamento, né ora che è un credito di imposta).
C’è solo da tenere presente una nota sibillina presente in una circolare dell’agenzia delle entrate, dove si afferma che la tarda interconnessione non può essere una scelta discrezionale dell’azienda.
