Nella risposta 394 del 2021, l’agenzia delle entrate interpellata su un caso di adeguamento di un bene successivamente alla consegna ed al primo utilizzo, ha riportato un parere del MISE che conteneva una considerazione più generale:
la dimostrazione che i 5+2 requisiti sono stati mantenuti negli anni di utilizzo dell’incentivo è a carico dell’azienda, la quale deve documentarlo con adeguata e sistematica reportistica
Questa frase (non citata letteralmente) sembra far diventare i requisiti 5+2+1 perché apre alla possibilità di contestare ad una azienda la mancanza di una reportistica sistematica ed adeguata (che non è stata definita nel dettaglio) d come ha mantenuto in particolare l’interconnessione e l’integrazione del bene.
La questione si sviluppa in diversi punti:
- che cosa dovrebbe produrre una azienda rispetto agli anni già passati e precedenti a questa richiesta?
- cosa significa “adeguata”?
- come documento che i 5+2 requisiti erano soddisfatti in un certo periodo temporale?
Requisiti “OEM”: la parte facile
Tra le caratteristiche che deve avere un bene incentivato ci sono quelle a carico del fornitore. La presenza del PLC (o equivalenti), la sensoristica intelligente, l’interfaccia utente se ci sono all’inizio sicuramente non verranno a mancare nel tempo.
Il rispetto delle normative sulla sicurezza, che possono essere spartite tra OEM e utilizzatore a seconda dei casi, sono anche queste abbastanza ovvie: al limite, modifiche al bene possono richiedere una certificazione o una nuova valutazione dei rischi che previsto e reso obbligatorio da altre normative.
La telemanutenzione (e varianti) che può essere sia presa in carico dal fornitore sia una implementazione del cliente a seconda del tipo di macchina o impianto, trovo sia difficile contestarne la presenza in anni precedenti, fermo restando che deve essere presente al momento di un controllo.
Interconnessione ed integrazione
Escluse quelle caratteristiche che fanno da contorno ad un bene per industria 4.0, il piatto principale sono l’interconnessione (con invio di istruzioni da remoto) e l’integrazione automatizzata.
Come posso creare una reportistica che ne dimostri la presenza in passato e non solo al momento di verifica?
Log macchina
Innanzi tutto possiamo partire da cose semplici, come i log macchina. L’integrazione automatizzata (di tipo informativo) prevede di andare a leggere dalla macchina: stati, avanzamenti o in generale dei parametri di lavoro (temperature, velocità, RPM, vibrazioni, …).
Queste informazioni possono essere in generale divise in due tipi: strettamente connesse all’ordine lavoro (ad esempio il numero di pezzi, il programma in esecuzione, …) e connesse allo stato fisico della macchina (temperature, vibrazioni, …).
La suddivisione è una semplificazione per affrontare in modo pratico la richiesta do documentare in modo adeguato e sistematico l’interconnessione e l’integrazione. E’ chiaro che una vibrazione può essere un parametro che influenza in modo più o mano diretto la qualità del prodotto, ma sono livelli di analisi che non ci interessano.
Dati relativi all’ordine lavoro
I dati relativi all’ordine lavoro dovrebbero essere utilizzati per diventare informazioni utili al monitoraggio del processo (dichiarazione automatica di inizio e fine fase, OEE, statistical process control, …), interessanti sia sul lungo periodo che in tempo reale.
La conservazione e l’abbinamento di questi dati all’ordine lavoro (che sarà definito nel MES) permette sicuramente di dimostrare come sia avvenuta una comunicazione con la macchina e che le informazioni scambiate hanno creato del valore aggiunto.
E’ possibile spingersi fino a avere un log della comunicazione che ricostruisca, con una certa frequenza di campionamento, la storia della macchina mentre eseguiva una specifica fase.
Al di là di richieste formali legate agli incentivi, conoscere il comportamento di una macchina relativo a uno specifico prodotto può creare opportunità di migliorare il processo in modo molto fine. Sappiamo, ad esempio, rispondere alla domanda: quale prodotto ha bisogno di maggiore supervisione sulle macchine perché produce più spesso condizioni di blocco?
Dati relativi ad aspetti fisico-chimici della macchina
Altra serie di dati particolarmente utili, sono le condizioni generali della macchina come temperature e vibrazioni.
La raccolta di queste informazioni, dall’utilità un po’ meno evidente, sta diventando sempre più importante man mano che si raffinano le tecniche di analisi automatica per dedurre quando si deve intervenire con la manutenzione (predittiva).
Che sia “fatta in casa” o che sia fornita dal produttore (ad esempio con modelli di servitizzazione), anche questi dati posso contribuire a dimostrare una adeguata e sistematica interconnessione ed integrazione.
Va ricordato che l’integrazione informativa non deve essere necessariamente legata ai “pezzi prodotti”, ma può consistere anche nel monitoraggio attivo e automatizzato delle macchine per migliorare le performance del processo (che è diverso dal potersi connettere da remoto all’HMI…).
In questo caso, un sistema di visualizzazione di queste informazioni ed eventualmente di report consolidati per gli anni passati, possono essere utili, ricordando di non dare per scontato che a 8 anni di distanza siano ancora nel database del MES (8 anni, tempo per l’accertamento del credito di imposta, sono due generazioni nel mondo del software).
Nel bene o nel male, questi “log” non assumono più solo un valore tecnico ma anche fiscale, come la trasmissione degli scontrini dal registratore di cassa. Lo avreste mai immaginato?
Conclusione
Questa uscita del MISE può sembrare una cattiveria ed inopportuna a 5 anni dall’inizio degli incentivi industria 4.0.
Da un punto di vista “burocratico” lo è perché anche chi ha fatto le cose per bene, a molti anni di distanza potrebbe trovarsi in difficoltà a fornire certi tipi di informazione.
D’altra parte, per trarre da un problema una opportunità, ci dà oggi modo di pensare a come stiamo utilizzando i dati che provengono dalle macchine, se li stiamo trasformando in informazioni sia per il presente che come storico che ci può essere utile per analisi sul lungo periodo.