Su LinkedIn ho pubblicato una battuta stimolata da una dicussione con un cliente:
Se un cliente ti dice che non ha tempo per usare strumenti di gestione del tempo non gli aspettano bei tempi.
ma al di là della battuta, sappiamo tutti che la gestione del tempo di lavoro è un problema serio per le aziende e non meno serio per la serenità degli stessi lavoratori.
Purtroppo siamo cresciuti anche con un’altra “battuta” che ci viene spesso ripetuta:
Se vuoi il tempo lo trovi.
e dà l’impressione che sia “colpa nostra” se non riusciamo a fare tutte le cose che ci vengono chieste nei tempi che ci vengono imposti.
La verità è che il tempo è limitato e dobbiamo farcene una ragione.
Dentro un certo tempo, ci stanno certe cose, fatte in una certa maniera.
E quindi? Visto che non abbiamo tempo per leggere libri sulla gestione del tempo e per usare strumenti per organizzarci, visto che siamo sempre presi male e pieni di stress:
- aumentiamo le “risorse” per fare quello che dobbiamo fare
- diminuiamo o diluiamo quello che dobbiamo fare
- facciamo le cose in modo peggiore
La prima opzione è sempre la più gettonata. Dammi una persona in più, facciamo dello straordinario, andiamo più veloci. Funziona? Certo che funziona, altrimenti non sarebbe la prima opzione.
Però costa: denaro, fatisca, stress, malumore. Magari arriva a costare anche la perdita di qualche dipendente.
La seconda opzione è l’opzione horribilis. Chi si può permettere di fare meno cose? No, è impossibile, non la prendiamo neanche in considerazione.
La terza opzione viene usata consciamente o inconsciamente più di quanto si pensi. Fare le cose in modo (solitamente) peggiore, permette di farne di più.
Consciamente quando si taglia la qualità (che sia un prodotto o che sia un post su Facebook).
Inconsciamente quando lo fanno i dipendenti per “starci dentro” ma non in linea con i desiderata dell’azienda.
La quarta opzione (ops, mancava dall’elenco?) è ripensare a come lavoriamo e deidere se veramente siamo nelle condizioni migliori possibili oppure no.
Se è già tutto ottimizzato, non abbiamo scampo, bisogna tornare a una delle opzioni precedenti.
Se non è tutto ottimizzato, bisogna avere l’umiltà di dire che non siamo perfetti e che c’è margine di manora per fare le cose in modo diverso. Questo significa fermarsi, ripensare, provare, rischiare.
Ma sai che fatica? Le altre tre sono decisamente più facili.