Utile saperlo

Cruscotto di controllo della produzione

Written by Stefano Lissa

Restiamo sul tema “che cosa posso ottenere dai log delle macchine” con un nuovo esempio molto generico (e per questo facile da applicare a tante realtà).

Queste considerazioni si legano a doppio filo a l’analisi dello stato macchina e l’analisi della produzione di un impianto.

Non sai come fare queste semplici cose ma vorresti farle? Scrivimi e vediamo che strada si può prendere!

Il dato grezzo

Una macchina o linea che sia, può facilmente produrre un log di questo tipo:

Log di produzione di una macchina

In questo log abbiamo delle “fotografie” (ogni 5 minuti) dello stato, ovvero su che ordine lavoro si sta lavorando, quanti pezzi sono stati prodotti e abbiamo aggiunto quanti pezzi sarebbero richiesti.

L’ultimo dato, ovvero la quantità da produrre, può essere disponibile sulla macchina per due motivi:

  1. perché inviata e utilizzata attivamente (fermo automatico a fine produzione)
  2. perché è un meta dato, come il codice di ordine lavoro, che viene scritto nel log e al più utilizzato come informazione per l’operatore

Questo numero è molto comodo nella costruzione di una dashboard e, nel caso mancasse, si può fare una banale post-elaborazione del log e aggiungerlo (viene recuperato dai dati dell’ordine lavoro).

Un cruscotto minimo che possiamo ottenere è questo:

Cruscotto generato dal log di produzione

Dove troviamo la produzione per ordine lavoro, con il calcolo delle velocità e dei valori minimi attesi. Calcolo della percentuale prodotta rispetto a quanto richiesto (la differenza possono essere “scarti”). Grafici delle velocità e avanzamento in altre forme.

Il tutto fatto con il log mostrato all’inizio e mandato a Google Locker (vedi la dashboard dal vivo).

Se al log possono essere aggiunte altre informazioni (come gli scarti) o l’articolo, le possibilità di analisi diventano moltissime, ma sempre molto veloci.

Analisi per categoria

Un secondo livello di analisi si può fare per categoria di prodotto. Nell’esempio è stata aggiunta al log la categoria (A o B) che indica la famiglia di prodotto che viene realizzato.

Tipicamente abbiamo almeno questa struttura:

Ordine lavoro -> Prodotto -> Famiglia di appartenenza

Ancora una volta il dato può essere inserito direttamente dalla macchina o il log arricchito in una fase successiva. Oppure si possono usare gli strumenti di blending direttamente nella piattaforma di analisi dati.

Una volta presente la categoria, si possono analizzare le performance di processo per tipologia di prodotto: non sempre gli indici sono confrontabili con prodotti che producono statistiche differenti e la segmentazione diventa indispensabile.

Ad esempio, se la stessa linea produce bottiglie di acqua da 1 litro e bottigliette di acqua da 33 cl, probabilmente le velocità saranno differenti e non confrontabili.

Con la tipologia di log iniziale, l’analisi per categoria deve essere fatta utilizzando “medie di medie”, ad esempio la media per categoria della velocità media per ordine lavoro.

Se la piattaforma di analisi non prevede queste possibilità, si può facilmente produrre un log pre-aggregato del tipo:

  • ordine lavoro
  • data inizio
  • data fine
  • pezzi fatti
  • pezzi richiesti
  • categoria

Per facilità di utilizzo sarebbe addirittura consigliabile (se il log è su un database il tutto si riduce ad una banale vista…).


Image by Mark Lee from Pixabay

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